giovedì 20 gennaio 2011

Mario Podiani e la censura linguistica

Mario Podiani era un giovane di belle speranze nella città di Perugia del Cinquecento. Suo padre era un medico di fama, professore eccellente ma soprattutto stimatissimo Cancelliere. Mario era molto portato per la scrittura, e in più di un'occasione ci regalò fulgidi esempi di letteratura dialettale umbra scrivendo elogi e orazioni -anche in occasione della morte del personaggio più importante e subdolo del tempo, Malatesta Baglioni, e della venuta del neoeletto papa Paolo III Farnese (il quale, preciso, aveva pure un figlio e chissacomemai venne tacciato di nepotismo). A quel tempo Perugia navigava in cattive acque sotto il dominio dello Stato della Chiesa, in particolare venivano richiesti sempre più sostegni alle varie cause portate avanti dalla Chiesa, sostegni che se arrivavano non erano nè rapidi nè sufficienti poichè la città aveva a malapena il necessario per sopravvivere.
La classica goccia a far traboccare il vaso giunse nel 1539, quando Paolo III decise di aumentare la gabella sul sale. I perugini, con le ultime forze, decisero finalmente di reagire e lottarono contro la Chiesa nella piazza principale di Perugia, incitati dal discorso del nostro amico Mario Podiani, ora diventato vicecancelliere. Il papa cosa pensate che fece? Scomunicò tutti quanti in massa. Il caro Mario decise di fuggire e questa mossa lo condannò all'esilio, poichè non riuscì più a tornare a Perugia e tanto per peggiorare la situazione finì in prigione (tutto ciò per l'opposizione alla ingiusta legge imposta dal papa).
Avrete forse notato una sorta di astio nella mia chiave di interpretazione delle cose. Ve ne spiego subito il motivo.
Di Mario Podiani è giunta ai giorni nostri poca roba, notizie imprecise. Per fortuna sono arrivati integri molti testi, ma perchè godettero di ampia fama e quindi ebbero ampia tiratura; è logico che più copie esistono di uno scritto, maggiori sono le possibilità che si conservi.
Del "dopo guerra del sale" invece non si sa nulla. Niente se non qualche notizia infima raccattata qua e là, e puff! Mario è sparito. Ciò che sappiamo è che, a differenza di molti a cui venne revocato l'esilio e furono perdonati dal papa, Podiani rimase sempre un 'dannato' della Chiesa.
Questa si chiama Damnatio memoriae, ai giorni nostri Censura. Indovinate, date le vicende storiche di Podiani, chi mai potrebbe avere ulteriori carte ed informazioni su di lui. Gli stessi che possiedono uno degli Archivi più grandi del mondo -e credo di avervi detto tutto.
Scusate la parentesi dialettologica; è giusto per far capire a cosa si va incontro anche in una materia innocua e semplice come la Linguistica.

2 commenti:

  1. *applaude* certo che il tuo blog è proprio colto ed erudito. davvero U_U!!!!!!!!!!!!

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  2. spero che la penserà così anche la gente che un giorno leggerà i miei millemila volumi :D altro che la Treccani!

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